--------------------------------------------------------------- ALCUNE NOTE SULLA TRADUZIONE ITALIANA DELLA GNU GPL VERSIONE 3 --------------------------------------------------------------- - Enzo Nicosia -- Ultima modifica 12/07/2007 0. Note generali La presente traduzione e' stata realizzata nella speranza di chiarire almeno in parte il linguaggio oscuro e criptico utilizzato dalla versione originale inglese della GNU General Public License versione 3. Questa traduzione non ambisce a riportare i termini della GNU GPLv3 in un legalese italiano che risulti contorto almeno quanto l'originale, ma piuttosto a permettere a chiunque conosca l'italiano di farsi un'idea abbastanza chiara e precisa dei termini e delle condizioni della GNU General Public License versione 3. Per questo motivo ho cercato sempre di attenermi il piu' possibile alla versione originale in inglese, traducendo nel modo piu' accurato, e allo stesso tempo piu' semplice e comprensibile, tutti i termini tecnici e le locuzioni specifiche che compaiono nella versione originale. Modifiche, variazioni e miglioramenti sono sempre possibili. Anzi, sara' bene accetto il contributo di chi vorra' migliorare questa traduzione al solo fine di aumentarne la chiarezza e la precisione. 1. Sul significato di "convey" Il verbo inglese "to convey" indica l'atto di trasportare o di veicolare. Pertanto dovrebbe essere reso in italiano col verbo "veicolare". Il problema e' che questo verbo, i sostantivi e le forme sostantivate con la stessa radice semantica (come ad esempio "veicolazione" o "veiocolante") sono quasi completamente desuete nell'italiano corrente, e complicherebbero ulteriormente e senza alcuna utilita' pratica la lettura della traduzione. Per questo motivo ho deciso di tradurre "convey" col verbo "distribuire". Il lettore dovrebbe comunque interpretare la "distribuzione" come atto di "veicolazione", ossia come l'azione di chi fa in modo che qualcosa arrivi da un mittente (che puo' anche essere lui stesso )ad un destinatario, facendo lui stesso da tramite e, in parte, da mezzo per tale transazione. 2. Sull'utilizzo del "tu" Tradizione vuole che le frasi inglesi in seconda persona (singolare o plurale) vengano tradotte in italiano utilizzando forme impersonali o passive. Ciononostante ho preferito, in tutta la traduzione, rendere la seconda persona ("you", "your" eccetera) della versione originale in inglese con "tu", "tuoi", "ti" in italiano, anziche' utilizzare forme impersonali o passive che sarebbero risultate forse piu' eleganti. Cio' al fine di riportare anche nella versione italiana la sensazione che ha un lettore inglese leggendo la versione originaria della GNU General Public License, ossia che sia lui stesso chiamato direttamente in causa sia per il rispetto delle condizioni della licenza che per l'attribuzione di tutti i diritti connessi.